Ultimamente faccio fatica a trovare informazioni utili sui giochi da tavolo. Mi correggo, faccio fatica a trovarle in un unico posto. Sull’incremento del “rumore di fondo” in ambito ludico, ho già espresso la mia opinione nella precedente riflessione, non voglio tornarci. Nel social virtual layer che ormai ricopre completamente il nostro mondo fisico, seguo alcuni gruppi dedicati ai giochi da tavolo. Peccato che l’elevato coefficiente di oblio impedisca, a distanza di qualche tempo, di recuperare ciò che di qualitativamente interessante viene postato. Tra l’ennesimo “è meglio Agricola oppure Caverna?” e il sempre presente “ecco la lista dei x boardgames migliori di tutti i tempi..che cosa ne pensate?“, si perdono commenti, ad alto valore aggiunto, di utenti comuni (e blogger).
Un paio di settimane fa, un editoriale della Tana (che vi invito a leggere) ha affrontato proprio questo tema, fornendo interessanti spunti di riflessione: “Qualcuno saluta il proliferare dei blog e dei social network come una maggiore pluralità dell’informazione. Può essere vero, ma a volte mi pare solo che si ottenga una frammentazione dell’informazione. Se scrivono in 10 su 10 posti diversi, qualcosa, tra sostanza, risposte, argomentazioni, andrà sicuramente perso più facilmente rispetto a quello che accadrebbe se quei 10 scrivessero tutti nello stesso posto.” : concordo pienamente con il “problema” segnalato.
Penso che La Tana sia una comunità ricchissima di contenuti di grande qualità. Personalmente devo molto a La Tana: è grazie ai suggerimenti dei goblins che, negli anni, le mie competenze ludiche sono cresciute allo stesso passo della mia ludoteca. Tuttavia La Tana non ha saputo (oppure potuto) investire in un contenitore all’altezza del contenuto; ritengo l’esperienza di fruizione del portale semplicemente “frustrante”.
“Ci sono tre modi per fare le cose. Giuste, sbagliate e come dico io.”
Qualcuno sostiene che l’esigenza di un unico repository del sapere ludico possa essere soddisfatta tramite altri tipi di portali, ad esempio tramite Giocare in Scatola. Premesso che questo strumento è utilissimo per ricercare informazioni distribuite nella rete, rimane comunque evidente il limite principale del mezzo, ovvero l’ipotesi che i contenuti che abbia senso “indicizzare” siano esclusivamente quelli dei blogger, tralasciando completamente qualsiasi altro contributo.
Personalmente ritengo che “il sapere (anche quello ludico) non s’accresce se non condiviso” e che il contributo di una comunità di giocatori ed appassionati sia qualitativamente superiore a quello di qualsiasi (video)blogger, per quanto illuminato possa essere.
Più che una tana di Blogger, mi piacerebbe tornare a poter consultare, in modo smart, i contributi di una Tana di Giocatori.