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Homo homini lupus e la gilda di Kickstarter

Nel paese di Tabula, sei loschi figuri si accordarono per partecipare insieme ad una missione della gilda di Kickstarter. WhiteRabbit, GreenTroll, BlackPawn, ImpenitentRed, YellowMeeple e BlueEqualizer avevano deciso di risparmiare qualche doblone con il pledge da sei copie.

WhiteRabbit era la mente del gruppo, colui che si sarebbe occupato di raccogliere i dobloni degli altri cinque partecipanti per poi versarli a KS. Ovviamente non era uno sprovveduto. Come sempre, aveva ricordato agli altri cinque che la missione di KS era rischiosa: qualcosa poteva andare storto e non c’era alcuna garanzia di ricevere nulla. Le sei copie del gioco erano solo un “omaggio”, che veniva offerto loro come ringraziamento per aver finanziato la missione. I sei versarono il dovuto e poi aspettarono.

Alcuni mesi dopo, WhiteRabbit dovette avvertire gli altri membri del gruppo sul fatto che si era verificato un problema: invece di sei copie ne erano arrivate soltanto cinque. Si era già mosso con il mandante della missione, il quale scaricò la responsabilità sul corriere. Tutto ciò non faceva presagire nulla di buono. WhiteRabbit chiese di aspettare e di avere pazienza: forse c’era una possibilità di mediazione. Dopo un altro paio di mesi qualcuno propose di iniziare a valutare una soluzione alternativa.

BlackPawn propose di estrarre a sorte chi, tra loro sei, sarebbe rimasto senza “omaggio”.  Lasciar scegliere al Fato era, a suo avviso, il metodo più “democratico” per risolvere la questione. Nessuno poteva permettersi di reclamare perché tutti sapevano che non avevano diritto ad alcunché: questa era la legge della gilda KS. Dura lex sed lex.

YellowMeeple sostenne di non essere d’accordo e sparò una supercazzola per spiegare il perché sarebbe stato più “corretto” basarsi sull’ordine di adesione e di versamento dei dobloni: l’ultimo non avrebbe ricevuto nulla. Ovviamente prima aveva verificato di non essere lui l’ultimo. D’altro canto questa era la regola che utilizzava la gilda dei commercianti, e lui ne sapeva a pacchi di questo argomento. BlackPawn e ImpenitentRed provarono, inutilmente, a spiegargli che la gilda KS applicava altre regole… niente da fare: YellowMeeple sembrava intenzionato a non voler ragionare.

BlueEqualizer propose di rivendere tutte le copie ricevute sul mercato nero; in questo modo avrebbero potuto ridistribuire i dobloni ricevuti: nessuno avrebbe ricevuto il gioco e tutti avrebbero guadagnato, oppure perso, lo stesso importo. Non disse che, nei mesi passati, aveva avuto l’occasione di provare il gioco e che l’aveva trovato una ciofeca: meglio convincere gli altri a monetizzare, per poi investire in altro.

ImpenitentRed preferiva la soluzione di BlackPawn. Tuttavia suggerì di integrarla con un “contributo di solidarietà”: chi otteneva il gioco avrebbe versato 1/6 dei dobloni già pagati, a favore di chi sarebbe stato estratto per non ricevere nulla e che, almeno, avrebbe recuperato i 5/6 dei dobloni versati. Non era dovuto, ma poteva essere un gesto solidale.

GreenTroll, che fingeva di non capire le regole della gilda, sostenne invece che il rimborso doveva essere totale! altrimenti chi lo avrebbe ripagato del danno di non aver ricevuto l’atteso gioco? Gli altri provarono a spiegargli che, in realtà, non avrebbe avuto diritto assolutamente a nulla, e che era già tanto ricevere almeno un rimborso parziale. Se avesse partecipato da solo e fosse toccato a lui il cetriolone, sarebbe rimasto con un pugno di mosche.

Lo psicodramma continuò per alcuni giorni. Purtroppo qualcuno non capiva, o fingeva di non capire le regole della gilda di KS. A loro parziale discolpa, si poteva rilevare  l’assenza di un videotutorial che spiegasse tali regole.

I sei loschi figuri del paese di Tabula decisero quindi di ritrovarsi tutti insieme per risolvere pacificamente il problema…

…E’ NOTTE, TUTTI CHIUDONO GLI OCCHI!… clap, clap, clap, clap, clap, clap…

Prima di partecipare ad un Kickstarter con altre persone (che magari non conoscete), vi suggerisco di chiedere sempre in quale modo verranno risolti gli eventuali problemi. Fatelo PRIMA, quando tutti sono ancora sereni e gioviali. KS non è un preordine, è un modo per FINANZIARE un’idea oppure un progetto. Se poi le regole non vi piacciono, avete sempre la possibilità di aderire da soli.  Ricordate sempre che non avrete alcun diritto di ricevere alcunché. 


Aggiungo qualche “sottotitolo”, per chi avesse difficoltà a cogliere il messaggio sotteso.

KickStarter è una piattaforma che permette a dei creativi (titolari dei progetti) di raccoglie finanziamenti: NON raccoglie preordini! in molti casi, non esiste neppure il prototipo.

Tra “backer” (sostenitore) e “consumer” (consumatore) c’è differenza, anche rispetto all’eventuale tutela legale.

Il titolare del progetto è responsabile di tutta la filiera produttiva, inclusa la spedizione. Potrebbero accadere varie problematiche: potrebbe “scappare con la cassa”, essere inesperto e dimensionare il lotto di produzione senza tenere conto degli “scarti” legati al controllo qualità, oppure potrebbe avere un supporto logistico pessimo. Se qualcosa va male potete sempre… fargli causa e far valere i vostri diritti (presunti oppure reali).

Il Creativo potrebbe supercazzolarvi per rassicurarvi: “Tranquillo, c’è stato un problema ma è tutto sotto controllo!! nel prossimo “lotto” che produrremo ci sarà anche la tua copia” …se mai ci sarà un nuovo “lotto” (oppure verrà ritardato di qualche anno).

Perché non ha senso scaricare il rischio su chi ha aderito per ultimo? per coerenza. Fare gruppo in un KS vuol dire “lavorare sui volumi” per avere una scontistica più elevata (o risparmio sulle spese di spedizione) a beneficio di tutti: mentre si è in chiusura, ogni backer in più è ben gradito. Se si adottasse questa politica, l’ultima persona ad aderire aspetterebbe l’ultimo minuto per tirarsi in dietro e pledgiare in modo autonomo: nessuno accetterebbe di essere il signor Malaussène del gruppo! Ciò ovviamente  si applicherebbe al partecipante n-1, n-2, ecc e scatenerebbe una “reazione a catena” implosiva.

Indipendentemente dal vostro livello di “confidenza” con i KickStarter, vi suggerisco di stabilite delle regole condivise prima che i problemi risveglino licantropi e sciacalli.

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