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Hansa Teutonica, astenersi ansiosi

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Era da qualche mese che la scatola giaceva sulla scaffalatura, ancora incellophanata. Il gioco era stato acquistato “a scatola chiusa” in uno dei primi GAS ma il suo momento non era ancora giunto. Alla fine decisi di proporlo ad un paio di amici, perché non c’è nulla di più triste di un gioco nuovo non ancora giocato. A dire il vero di più triste c’è, forse, solo il giocare ad un gioco mediocre, ma “nuovo”, invece che ad un ottimo, e ben invecchiato, “classico”.

Hansa Teutonica (Andreas Steding, 2009) è il gioco che “non ti aspetti” e che ti rammarichi di non aver trovato, e provato, prima. Durane la prima partita percepisco un tremito nella Forza e faccio un veloce controllo su BGG: ovviamente la “regola aurea” è rispettata! il gioco è del 2009, ovvero di qualche anno antecedente alla deflagrante espansione ludica che ha condotto, negli ultimi anni, alla proliferazione di giochi mediocri e  spero presto destinati all’oblio eterno! Provo a riassumerlo in tre parole: Bello, bello, bello. Invece di impiegare il mio tempo stando qui a scrivere, dovrei andare a giocare ad Hansa Teutonica.

Prima che qualcuno mi tacci di IPERHYPE, inizio a mettere le mani avanti perché questo gioco, come il buon vino, non è per tutti. L’ambientazione è “astratta” e posticcia: della Lega anseatica (con annessi e connessi) vi dimenticherete a metà del primo turno, troppo impegnati a spostare cubetti e dischett… ehm, volevo dire commercianti e mercanti. Le meccaniche possono essere percepite come fredde e asettiche, e capaci di generare estetiche nelle quali l’ansia è il denominatore comune: la tensione è sempre alta ed è difficile approcciare il gioco in modo rilassato, anche a causa dell’elevata interazione diretta. Giocatore avvisato…

Per gli stessi motivi, brevemente accennati, qualcuno potrebbe invece desiderare di provare il gioco: ecco, sinteticamente, che cosa lo aspetta.

Hansa_Teutonica

Il flusso di gioco è continuo e non c’è alcuna suddivisione in round: al proprio turno un giocatore esegue tutte le azioni disponibili, poi il turno passa al giocatore seguente in senso orario.

Le meccaniche base, implementate da azioni molto semplici, creano un motore di gioco “a due tempi”: il primo passo è quello di arrivare ad avere presenza commerciale, tramite commercianti o mercanti (i proprio cubetti o cilindri), in ogni villaggio (casella) sulla strada che collega (sempre) due città; il secondo passo è quello di “rivendicarela tratta commerciale completa in modo da ottenere alcuni benefici. Le azioni disponibili (due ad ogni turno) sono coerenti con i due obiettivi di gioco; utilizzando un’azione è quindi possibile:

  • Piazzare un segnalino (cubetto o cilindretto) dalla propria riserva personale ad un villaggio vuoto di una strada;
  • Piazzare un segnalino, preso dalla propria riserva personale, in un villaggio occupato da un altro giocatore, scalzando il segnalino avversario;
  • Muovere un certo numero di propri segnalini (due) già presenti sul tabellone, lungo una o più strade, in altrettanti villaggi vuoti (anche in strade differenti);
  • Spostare, rendendoli nuovamente disponibili, un certo numero di segnalini (tre) dalla riserva generale alla riserva personale;
  • Rivendicare una strada completamente occupata dai propri segnalini.

Rivendicare una strada “completata”, oltre a fornire un punto vittoria ai giocatori che controllano le due città adiacenti, permette di scegliere tra due benefici: posizionare un ufficio commerciale in una delle città adiacenti (rispettando i vincoli di piazzamento richiesti) oppure effettuare un miglioramento della propria “plancia sviluppi” personale (ci torno tra poco).

Gli uffici commerciali sono importanti per stabilire, in ogni città, la propria presenza commerciale ed, eventualmente, guadagnare il controllo della città stessa. Avere il controllo di una città garantisce punti durante il gioco (quando viene rivendicata una strada ad essa collegata) e a fine partita (due punti per ogni città controllata). La semplice presenza commerciale in città collegate consente di creare una rete commerciale personale che permette di guadagnare punti a fine partita: da uno a quattro punti per ogni ufficio commerciale nella propria rete più estesa (in termini di città collegate).

Hansa Teutonica
Plancia sviluppi personali

La plancia personali degli sviluppi gestisce il miglioramento delle azioni: in alcuni casi, dopo la rivendicazione di una strada, è possibile rinunciare all’apertura di un ufficio commerciale per “sbloccare” alcuni potenziamenti, incluso l’incremento delle azioni disponibili ad ogni turno (fino ad un massimo di 5). Grazie a questi sviluppi diviene quindi possibile occupare posizioni “privilegiate” nelle città, recuperare un maggior numero di segnalini dalla riserva generale (tramite l’azione appropriata), oppure aumentare il valore unitario degli uffici della rete commerciale (a fine partita).

Sbloccare i miglioramenti permette anche di liberare nuovi segnalini da aggiungere alla riserva personale e di ottenere punti vittoria a fine partita: 4 punti se un ambito viene sviluppato completamente.

Come dicevo nell’introduzione: bello, bello, bello! …almeno per i miei gusti. Adoro i giochi con pochi “mattoncini” di regolamento che permettono di costruire strategie differenti e permettono di “sperimentare” anche soluzioni, apparentemente, sub-ottimali: ti fanno percepire un grande senso di “libertà”. L’altra faccia della medaglia e l’ansia che accompagna l’esperienza di gioco: in Hansa teutonica sembra sempre di essere “un passo indietro” rispetto agli avversari e si ha sempre la paura di “non fare in tempo”… “a chiudere la rete commerciale”, “ad entrare in quella città che richiede il tal privilegio”, “a sbloccare l’ultimo miglioramento”, ecc.

Infine, in tutte le partite che ho giocato, c’è sempre stata la voglia, alla fine, di dedicare qualche minuto per commentare l’esito della partita, per cercare di capire perché una strategia non abbia dato i frutti sperati, oppure che cosa si sarebbe potuto fare meglio.

Peccato non aver scoperto prima questo ottimo gioco.

Hansa Teutonica

 

 

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