Food Chain Magante è apparso nel mio radar ludico durante una serata ludica di inizio novembre, apparecchiato da Tomcancelletto. Lessi di questo titolo in qualche report pre/post Essen ma ne rimasi abbastanza indifferente, forse a causa della mia poca conoscenza dell’universo Splotter: avevo sempre reputato le loro produzioni più vicine allo stile del germanfighetto che al mio; in realtà, ripensandoci, lo scarso interesse era soprattutto legato al fatto di non aver mai avuto l’occasione di provare uno di questi titoli di “ultranicchia”. Tom# ha un fiuto pazzesco per tutti quei giochi che un comune giocatore non riuscirebbe neppure a pronunciare e che, fortunatamente, anch’io trovo interessanti (grazie a lui sono il felice possessore di Wir Sind Das Volk!); anche in questo caso si trattò di un atto di fede “a scatola chiusa” (senza averlo prima provato): non passò molto tempo prima che FCM finisse nel mio carrello della spesa. Dopo un’attesa di un paio di mesi, giovedì mattina è finalmente arrivato Babbo SDA Natale con il nuovo titolo della Splotter. Inevitabilmente la pausa pranzo è stata dedicata alla lettura del regolamento che, senza troppa fatica, ha risvegliato la scimmia: il gioco invocava una partita.
Venerdì sera prima della GobCon. Vorrei sfruttare la temporanea “singletudine” per ridurre il livello di cortisolo abbandonandomi ad almeno sette ore di sonno ininterrotto, ma la scimmia chiama. Ho la brillante idea di proporre a TheSheriff e a Digio una partita di prova, loro non si fanno scappare l’occasione. Il setup richiede la superficie di un campo da tennis e porta via più tempo del previsto, decidiamo quindi di fermarci alla prima bancarotta ma di giocare utilizzando le milestones. Finiamo di affiancare le tiles che formano l’area di gioco e piazziamo il nostro primo punto vendita, poi iniziamo il primo turno.
Per prima cosa riorganizziamo il nostro organigramma, molto semplice da farsi perchè c’è solo il CEO (ovvero noi), poi attiviamo le azioni delle varie risorse: in questo caso assumiamo un’altro dipendente che riporterà a noi. Io opto per potenziare l’HR perchè ho bisogno di qualcun altro che mi aiuti a selezionare le persone, in qualsiasi caso posso gestire senza problemi fino a tre riporti diretti; la main phase terminata senza intoppi. Saltiamo sia la fase di delivery (perchè non c’è domanda) e la fase di marketing (perchè non ci sono campagne pubblicitarie attive).
Nel secondo turno riesco ad assumere un markettaro, che mi gestirà le campagne pubblicitarie, e un errand boy per procurare le bevande. Nel terzo turno inizio ad investire nella formazione, assumendo un trainer, e decido che mi serve un management trainee che, riportando direttamente a me, può coordinare altri due dipendenti; nel frattempo, il marketing piazza un cartello pubblicitario accanto all’unica abitazione che è collegata direttamente al mio punto vendita, e l’errant boy recupera una fornitura di MinkiaKola. Entrano finalmente in gioco le prime milestone: carte che rappresentano differenti tipi di vantaggi competitivi. Io sono il primo ad aver piazzato un cartellone pubblicitario e ad aver acquistato una bevanda quindi, da questo momento in poi, il marketing della MinkiaKola sarà gratuito e riceverò sempre una bevanda in più dai fornitori. La strategia inizia a delinearsi. La campagna pubblicitaria farà emergere, nel consumatore, il bisogno di MinkiaKola; per motivi geografici, io sono l’unico a poter servire il prodotto e quindi riceverò la milestone che mi garantirà un premium price nella vendita delle bevande. Non mi resta che specializzare il management trainee in un luxuries manager per sfruttare la mia posizione di monopolista: in questo modo potrò riposizionare il prodotto, duplicandone il prezzo.
TheSheriff, specializzato in hamburger e limonata, fiuta le potenzialità del mio mercarto e decide di entrarci. Per prima cosa trasforma il suo junior vice president in un local manager, poi apre un secondo punto vendita nel mio mercato. Io rispondo formando un campaign manager che migliora la copertura della MinkiaKola.
L’altro competitor è invece rimasto bloccato; Digio ha sbagliato il piazzamento iniziale e questo errore gli è costato caro: non ha alcuna possibilità di riprendersi. La partita termina poco dopo, con la mia vittoria: rimpiango di non aver fatto la”partita completa”, ma la sveglia suona tra sei ore.
FCM mi ha colpito: il fiuto di Tomcancelletto ha fatto ancora centro. Non pensavo di trovarmi per le mani un gioco complesso, elegante, profondo, per nulla complicato ed estremamente “cattivo”. I primi turni sono importantissimi e richiedono un’attenta pianificazione: l’apertura è fondamentale e non deve essere sottovalutata perchè difficilmente sarà possibile sopperire alla mancanza di qualche milestone.
Mi piacerebbe rigiocarlo, magari con i compagni del’MBA.