AboutMe · played4you

[played4me] Aliens, questa volta è guerra.

“Rapporto finale del veicolo spaziale Nostromo, da parte del terzo ufficiale. Gli altri componenti dell’equipaggio Kane, Lambert, Parker, Brett, Ash e il comandante Dallas sono morti. Carico e nave sono distrutti. Dovrei giungere alla frontiera tra sei settimane. Se sono fortunata la sorveglianza mi porterà in salvo. Parla Ripley unica superstite del Nostromo. Passo e chiudo.”

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[played4you] Artifacts, Inc.

Artifacts,Inc è un gioco di carte che ci fa tornare nel 1929: i musei sono affamati di manufatti misteriosi ed esotici; intrepidi avventurieri girano per il globo esplorando giungle, deserti, montagne oppure le profondità oceaniche; collezionisti privati cercano di accaparrarsi i reperti migliori.

« Dottor Jones, abbiamo sentito parlare molto di lei: professore di archeologia, esperto di occultismo, e, come dite voialtri? Ricercatore di antichità rare. »

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[played4you] Orleans

Affronto la lettura del regolamento davanti ad un buon caffè, di domenica mattina, mentre baby Jack fa un sonnellino. Due pagine di preparazione, due pagine per spiegare lo sviluppo della partita, tre per le azioni base, due per le regole “di contorno”. Nulla di impegnativo, abbastanza per far salire la scimmia: adoro meccaniche semplici capaci di generare dinamiche complesse.

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[played4you] Onward to Venus

Il gioco è ambientato nel mondo retro-fantascientifico creato da Greg Broadmore; in questa realtà alternativa i viaggi spaziali sono già possibili fin dalla fine del diciannovesimo secolo; i giocatori, alla guida degli imperi terrestri (Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia e USA), gareggeranno nella corsa alla colonizzazione dei pianeti del sistema solare.

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[played4you] Bruges, chef Feld e l’all you can eat

Chef Feld sa che cosa piace al suo pubblico e riesce a mischiare molto bene gli ingredienti “base”: se perdi puoi dare la colpa alla sfiga, se vinci puoi dire di aver domato la dea bendata; qualsiasi cosa tu faccia, un po’ di punti li porti a casa e l’autostima è salva. I tempi morti sono ridotti al minimo e non c’è la sensazione di aver perso tempo; l’interazione tra i giocatori è abbastanza limitata, ma il gioco, “ex machina”, fa il lavoro sporco, colpendo un po’ tutti con i suoi eventi nefasti.

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[played4you] El Capitan

Durante un attacco di acquisto compulsivo su Philibert, misi nel carrello anche questo titolo di Kramer. Sapevo che si trattava di un gioco del 2007 e che era una revisione di Tycoon, sempre di Kramer, uscito nel 1998; mi incuriosì il fatto di non averne mai sentito parlare. La “sostanza” di El Capitan è rimasta pressoché invariata in questi 18 anni, la “forma” è decisamente migliorata. Mi intriga apparecchiare un gioco le cui meccaniche sono coetanee de Il grande Lebowski, The Truman Show, Happiness e tutti pazzi per Mary.

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[played4you] San Juan

Ieri sera avevo voglia di provare San Juan e avevo anche la scusa perfetta: il torneo multigioco che si terrà tra qualche settimana.
Chi acquista questo gioco sa già che cosa aspettarsi e non possono esserci sorprese: è scritto in grassetto sulla scatola. San Juan è il gioco di carte basato sul gioco da tavolo Puerto Rico; quello che non c’è scritto è che ci sono anche alcuni elementi di Race for the Galaxy.

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[played4you] Codename: Vlaada Chvatil

Per quanto mi sforzi, qualsiasi mio tentativo di pronunciare correttamente il nome di questo board game designer fallisce miseramente; poiché faccio fatica a ricordare il numero esatto di “a” (e la loro posizione), mi prendo la libertà di chiamarlo “Vlad”. Vlad è un “fucking genius” dei giochi da tavola capace di passare, nel giro di un anno, da Through the Ages a Galaxy Trucker, per poi continuare con Space Alert, Dungeon Lords, Dungeon Petz e Mage Knight; se dovessi paragonarlo ad uno scrittore, il primo a venirmi in mente sarebbe Brandon Sanderson.