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[not4me] T.I.M.E STORIES, il punta e clicca

T.I.M.E Stories (2015, Peggy Chassenet, Manuel Rozoy)  mi mette in difficoltà. Non amo parlare di giochi che non mi sono piaciuti e, fortunatamente, mi accade raramente di trovarmi in questa situazione, forse  perché non mi capita spesso di giocarne. Questa volta le mie aspettative sono state disattese: mi sono alzato dal tavolo da gioco con la sensazione di avere perso tempo e che avrei fatto meglio ad acquistare un altro gioco.

L’errore è stato mio, poiché il regolamento è chiaro fin dall’inizio: “Gioco di ruolo o gioco da tavolo? Né l’uno né l’altro… o meglio, entrambe le cose! il nostro primo obiettivo era quello di catturare l’atmosfera dei giochi di ruolo della nostra gioventù, ma in formato compatto e meno impegnativo in termini di tempo […]“. Ovviamente già qui doveva accendersi il primo allarme: i tentativi di “quadratura del cerchio” possono generare mostruose chimere ludiche.

Premesso che i giochi di ruolo sono stati, realmente, degli importanti compagni di viaggio  durante la mia gioventù, di quelle “atmosfere” in T.I.M.E. Stories non ho trovato nulla. Mi è sembrato di trovarmi in una vecchia avventura grafica “punta e clicca” peggiorata dalla frustrante presenza del “GAME OVER  Try Again”. Questa scelta di game design di dover rigiocare, tutte le volte, dall’inizio la missione, mi ha quasi “esaurito”. Per risolvere il caso abbiamo impiegato una sessione di gioco di tre ore, (ri)giocando tre partite.

Nella prima partita abbiamo esplorato i luoghi disponibili, individuato le “false piste” e identificato le informazioni importanti: è stata l’unica partita realmente divertente al 100%. Nel secondo tentativo abbiamo dovuto sprecare un quarto d’ora per rigiocare “meccanicamente” lo scenario fino al punto in cui ci eravamo fermati nella partita precedente; prima del secondo GAME OVER abbiamo ottimizzato qualche passaggio e scoperto  alcuni nuovi elementi. Nella terza partita, il tempo speso a raggiungere la “parte nuova” è stato quasi imbarazzante, null’altro che un lungo setup durante il quale: aprire un luogo, fare azioni obbligate, prendere gli elementi necessari, aprire il luogo successivo, e così via. Due palle. Almeno in Monkey Island si combatteva a colpi di insulti.

L’interpretazione del personaggio è, a mio avviso, accessoria, non necessaria, e “forzata”. L’asimmetria informativa dei personaggi si riduce al non poter mostrare la carta luogo esplorata, pur potendola “riassumere” e spiegare a voce. L’interazione con l’ambiente circostante non va oltre l’esperienza di un qualsiasi “punta e clicca”e anche la parte di indagine è “elementare” peccato non ci sia un Watson a cui dirlo.

Se volete interpretare un ruolo, meglio un solido Gioco di Ruolo (magari narrativo); se vi interessa investigare (e nei gdr siete soliti metagiocare) e non avete un master, meglio il classico Consulting Detective. Davanti a certi ibridi, sto iniziando a rivalutare il “potenziale innovativo” dei vecchi libro game.

Concludendo, il gioco non mi è piaciuto. Mi basta una partita per dirlo? assolutamente sì! anche perché il gioco non mi permette di farne altre. L’unico vantaggio che intravedo è l’assenza di qualsiasi elemento legacy (leggi “modifica irreversibile”) che rende il gioco prestabile/regalabile/vendibile ad altri: può essere un modo “elegante” per disfarsene e liberare un po’ di spazio in ludoteca. Potrebbe essere un prodotto interessante per le associazioni ludiche, dove più gruppi differenti possono giocarci in tempi diversi.

Una precisazione finale. Non ho volutamente preso in considerazione il “fattore prezzo” perché non è l’elemento che mi fa bocciare il gioco: se mi fossi divertito, se fosse scattato “l’effetto WOW”, pagare 44€ per tre ore di gioco sarebbe stato quasi accettabile.

La mia copia è disponibile per chi volesse provare il gioco… come sempre, fatevi la vostra idea.

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Un pensiero riguardo “[not4me] T.I.M.E STORIES, il punta e clicca

  1. Con il mio gruppo invece ci siamo molto divertiti. Quello che ci ha fatto più impressione è stato l essere dentro alla storia, vivendo in prima persona molte scelte 🤓 abbiamo finito con 22 punti, alla terza incursione , e il gioco è stato scorrere ma non sui binari, anzi abbiamo esplorato tutto, menato a tutti (tranne all unico che fortunatamente poteva diventare un alleato) è finito la missione con un oggetto per la prossima avventura… Che dire, vediamo quando esce la prima espansione! Mi dispiace non ti sia piaciuto, il gruppo secondo me fa tanto

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