Legacy

[Pandemic Legacy] Marzo s01e03

Attenzione SPOILER! Se non hai ancora giocato il mese di marzo, non continuare a leggere perché ti rovineresti la Game Experience. Se hai già affrontato la missione, forse ti interesserà sapere che cosa è successo a noi. Decidi tu, io ti ho avvisato.

Episodi precedenti:

[PANDEMIC LEGACY] Gennaio s01e01

[PANDEMIC LEGACY] Febbraio s01e02

Atlanta, 15 marzo 2016. Matt Kane e il Prof analizzano i nuovi rapporti. “Maledetti burocrati! appena hanno saputo che la missione di febbraio è riuscita, hanno pensato di ridurci i finanziamenti..”. “Hai ragione Matt, ma dobbiamo farci bastare quello che abbiamo: i centri de Il Cairo e di Kolkata sono ancora funzionanti.. mentre aver perso quello a San Paolo ci creerà qualche problema”. Il Prof continua a leggere mentre Matt controlla la posta. “La sapevo”, esclama il medico, “tolgono i fondi a noi per poi far intervenire i militari”. “Sei sicuro Matt?”. “Assolutamente! leggi qui: ‘ci siamo preparati a questa contingenza… quindi abbiamo ingaggiato delle forze ausiliarie paramilitari… dovrete collaborare con loro‘ ci mancava anche l’esercito!”. Il Prof raccoglie le carte sparse sul tavolo: “Ok, torniamo al CDC”.

Il briefing non lascia molto spazio di manovra: il black virus è ricomparso a Mosca, Karaci e Il Cairo, e il COdA continua a non essere arginabile; senza un adeguato supporto militare difficilmente si riuscirà a fare passi avanti. 2016-03-15 21.11.03“Avete visto che razza di obiettivi ci hanno assegnato?”, Jack sembra preoccupato, “va bene trovare le cure per i virus non mutati, ma costruire almeno una base militare in ogni regione come pensate di farlo?”. Anche Nicole non è tranquilla: “Non abbiamo le competenze necessarie.. forse è meglio tentare di debellare completamente uno dei tre virus.”. “Cerchiamo di concentrarci sulla missione”, Clara Tina è sempre pragmatica, “le basi militari sono meglio difendibili rispetto ai centri di ricerca e possono garantirci degli accessi alle ‘zone calde’. Al momento il Sud America è quasi irraggiungibile”. Squilla il telefono. “Nicole è per te”, Jack le passa il telefono poi guarda la mappa:”se aggrediamo il Red Virus abbiamo qualche possibilità di debellarlo in poco tempo ma..”. “Scusa Jack, ma forse abbiamo una possibilità: mio cugino ing.C ci aspetta in aeroporto. Lui è un esperto di operazioni e può supportarci”. “Ok, allora la squadra è pronta”, Jack chiude il dossier, “oltre a me, Nicole e Clara, avremo anche mr. C”.

La strategia è semplice: sfruttare il Cairo come punto di ingresso per ridurre la pressione in Medio Oriente, sfruttare la quarantena per rallentare la diffusione del COdA, e triangolare le informazioni ricevute tramite Nicole; poi costruire una base militare a Los Angeles ed una a Santiago. 2016-03-15 22.51.05.jpgI primi tre giorni vengono impiegati per arginare il black virus ed evitare la comparsa di focolai, il quarto giorno Ing. C inizia la costruzione della base in Nord America e la usa per un volo militare verso Hong Kong: la pianificazione sembra funzionare, soprattutto per il massiccio uso preventivo delle zone di quarantena. “Nicole, il tuo legame con Clara ha incrementato la nostra efficacia nel condividere le informazioni raccolte sul campo, ottimo!”, Jack sembra rilassato, “di questo passo dovremmo farcela in tempo per festeggiare il San Patrick’s day”. “Jack, porti una sfiga tremenda”, Clara è preoccupata, “ho appena avuto il rapporto odierno, il livello di contaminazione è aumentato due volte in pochi giorni, sapete che cosa vuol dire? vuol dire che dobbiamo darci una mossa!”.  “Io e Clara abbiamo un addestramento militare e possiamo sfruttare le basi per dei voli diretti”, Ing C si avvicina alla mappa, “io mi occuperò di crearne una a San Pietroburgo e una a San Paolo, voi preoccupatevi di debellare definitivamente il red virus”. Jack concorda con la proposta:”avere una base in Russia ci faciliterà negli spostamenti. Dovremo anche esaurire i finanziamenti governativi, ma possiamo farcela.”

Una settimana dopo, Matt Kane lascia rapidamente la sala stampa del CDC: a rispondere alle domande penseranno i suoi superiori; ci sono voluti tre mesi prima che il team riuscisse a collaborare in modo efficace ma i risultati iniziano a vedersi: questo mese non c’è stato nessun nuovo focolaio ed entrambi gli obiettivi sono stati completati. Ora Matt ha un compito decisamente più importante: il loro volo atterrerà tra poco ed è ancora senza birra.

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