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Pensavano fosse LERCIO invece era Misantropia

lercio

[PLAY 2017] È ancora sotto shock il gruppo di sodali ludici che, ieri pomeriggio, si era seduto ad un tavolo libero nel padiglione A del complesso fieristico di Modena. Gli sprovveduti giocatori, forse vittime della stanchezza e delle estenuanti code agli altri stand, avevano deciso di provare un ultimo gioco. Nonostante l’esperienza accumulata in anni di fiere, convention e festival, li avesse ormai abituati ad affrontare anche giochi dimmerda non bellissimi, i sei giocatori non erano comunque preparati ad un’esperienza così sconvolgente e mentalmente degradante.

Eravamo in sei e dovevamo usare un unico pennarello cancellabile per tenere traccia, sulle carte personali, del livello di stress accumulato dal nostro personaggio“, riferisce Luca, uno dei malcapitati giocatori. Poi continua: “Per selezionare le azioni dovevamo fare girare un foglio A4 plastificato, ed indicare le nostre iniziali.. sempre con quell’unico pennarellino. C’erano alcuni mazzetti dai quali pescare delle carte, all’inizio abbiamo pescato tutti una carta-fobia… forse doveva far ridere… non so… scusate ma preferirei non parlarne più “.

Durante la partita, una giocatrice è fortunatamente riuscita ad abbandonare il tavolo da gioco per accomodarsi nello stand accanto: dai primi esami medici, sembra che la ridotta esposizione abbia preservato le funzioni cognitive superiori. Per gli altri cinque giocatori la prognosi è ancora riservata: soprattutto per gli uomini, si temono anche danni permanenti a livello scrotale. 

Ma nessuno ha fatto presente la cosa alla giovane dimostratrice che presentava il gioco? Assolutamente sì! Tuttavia, alcuni testimoni, che preferiscono rimanere anonimi, concordano nell’asserire che la risposta si sia rivelata inutile: “…questo è un gioco che dà il meglio quando i giocatori sono un po’ brilli“. Ovvero quanto non capiscono più una fava non sono capaci di intendere e volere.

Contattato come esperto (very low cost), The Impenitent Meeple conferma la tragica storia dei giocatori: “Prendete Chez Geek, frullatelo con Vudù, estraete le idee migliori e conservatele per un altro gioco, date gli scarti a Immanuel Castro, fatelo ubriacare e chiedetegli di scrivere un gioco che parli di fobie e paure ma che non c’entri con la gnocca. Poi passate l’idea a Giovanni Muciaccia e chiedetegli di realizzarlo con oggetti di riciclo. Fatto? Fatto.

Ovviamente, chi siamo noi per giudicare se un gioco è bello oppure è brutto? se un gioco merita il premio dell’anno oppure dell’ano? chi siamo noi per decidere se sia meglio Agricola oppure Caverna? oppure se un titolo debba essere condannato all’oblio?

Sui gusti è inutile discutere… purtroppo.

Merda.dartista.piero.manzoni.milano

Un pensiero riguardo “Pensavano fosse LERCIO invece era Misantropia

  1. Scusate… non sono un degustatore di giochi professionista come voi, ma credo propio che non abbiate capito na fava delle potenzialità di divertimento che tale gioco da, vi gioco assiduamente e tutte le persone che conosco e lo hanno provato ne sono entusiasti, probabilmente anche qui come nel cinema funziona il denigrare il gioco del momento per sentirsi i Vittorio Sgarbi dei giochi non accorgendosi che i giocatori per passione si accorgono che rimante degli Andrea Diprè dei giochi e qui chiudo

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