Finalmente sono riuscito a provare Isle of Skye. Lo avevo già inserito nella wishlist di Essen2015 ma l’agente Legolas, in trasferta nella teutonica terra, non era riuscito a procurarmelo. Alcuni anni fa una “gitarella fuori porta” mi aveva portato sull’isola di Skye insieme ad altri cinque amici. Così come avevo fatto per Glen More, anche l’acquisto di Isle of Skye era “dovuto”e l’ho fatto a “scatola chiusa”, senza aver letto il regolamento oppure qualche recensione. Anche in questo caso, la decisione si è rivelata azzeccata.
Isle of Skye aspettava nella ludoteca da quasi due settimane, impossibile giocarlo senza una bottiglia di Talisker per incendiare gli animi. Inizio con uno spoiler: il gioco mi è piaciuto anche se ho perso. Non ricordo se di uno oppure di due punti: il Talisker ha avuto la meglio. Al tavolo da gioco io, ThePres, Legolas e Rozec.
La spiegazione del gioco dura circa cinque minuti con il regolamento (tre pagine di immagini) aperto sul tavolo per semplificare alcuni passaggi. Il setup è immediato, si pescano a caso quattro tessere di attribuzione del punteggio (uguali per tutti) valutate, in varie combinazioni, al termine di ogni turno di gioco: ogni tessera assegnerà punti tre volte durante la partita. Il turno va via liscio, la prima parte si gioca contemporaneamente (si incassano le rendite, si pescano tre tessere, si decide quale tessera “bruciare” e quale valore attribuire alle due rimanenti), la seconda in ordine di turno (acquisto una tessera pagandola quanto indicato dall’avversario, acquisto le mie tessere che non sono state scelte da altri giocatori, piazzo le tessere), infine si calcolano i punti di fine turno.
A meno di grande cappellate, in ogni turno si riesce ad espandere il proprio villaggio da una a tre tessere; le tessere vi permettono di estendere il vostro dominio in territori montuosi, pianure e zone d’acqua raccogliendo pecore, bovini, fattorie, fari e barili di whisky: ogni decisione va soppesata con attenzione. Sei turni di gioco per dimostrare di essere il clan migliore. Nonostante la paralisi-da-analisi di ThePres, il tempo di gioco è rimasto contenuto e, sfortunatamente, non siamo riusciti a finire il Talisker.
Punteggio finale intorno agli ottanta punti, con il secondo giocatore ad un punto dal primo e il terzo ad un punto dal secondo. Da veri hardgamers abbiamo lottato fino all’ultima pecora, fino all’ultimo faro. La sconfitta ha il sapore del malto torbato. Da rigiocare.