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[essen] Come Fly With Me

Se vi aspettate di trovare un resoconto di Spiel 2016 (per gli amici, “Essen”), non è qui che dovete guardare. Prima o poi lo scriverò, anche solo per annotarmi alcuni suggerimenti per il prossimo anno, ma non adesso. Questa  volta mi soffermo su di un semplice particolare.

Quest’anno avevo deciso di andare “in solitario”: volo prenotato a febbraio, albergo una settimana prima della partenza. Due giorni in fiera, toccata e fuga. Arrivo puntuale all’ingresso alle 11.00, entro dal padiglione 3, ed incomincio a “lasciarmi stupire” dal paese dei balocchi. Dopo poco mi imbatto in Bruno Cathala e gli chiedo di firmarmi la mia copia del suo ultimo fillererino, Kingdomino, preso a “scatola chiusa”; lo ringrazio anche per il lavoro che fa, perchè i suoi giochi mi hanno regalato momenti molto divertenti: è sempre stato tempo speso bene.

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Il giorno seguente è già il momento di tornare a casa: volo delle 19.00 per Milano, ovviamente in ritardo. In aereo non ho voglia di leggere e provo a scambiare due parole con il passeggero accanto a me. “Come mai qui a Dusseldorf? per lavoro?”. “Sì, sono qui per un corso di formazione. Da un mese lavoro come contractor per l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Rientro in Italia perché domani sono ad un matrimonio a Torino “.  Mi viene in mente un amico di vecchia data che lavora nello stesso ambito e che ha iniziato così, “giusto per qualche mese”, e che ormai sono dieci anni che vive lì.

Poi arriva il mio turno: “No, sono stato qui un paio di giorni in ferie. C’è una fiera sul gioco…gioco da tavolo”. Silenzio. “Ah, anch’io con i miei coinquilini, durante l’università, giocavamo spesso a Risiko”. Ma come, hai venticinque anni e sei rimasto al cinema in bianco e nero? Va bene, proviamo a spiegare che negli ultimi cinquant’anni sono stati inventati anche altri giochi e che bla, bla, bla… In realtà preferisco raccontare di due titoli che potrebbero interessargli: 1969 e  Apollo XIII. Entro nei dettagli, spiego qualche dinamica, sottolineo qualche aspetto innovativo; ormai il ghiaccio è rotto e la curiosità prende il sopravvento. Continuiamo a parlare ancora un po’, poi io chiedo se ha voglia di fare una partita: nel bagaglio a mano ho giusto un gioco da provare, Kingdomino.

Regole semplici e immediate che permettono di setuppare e spiegare il gioco in meno di due minuti: si forma una colonna di quattro tessere pescate a caso, si estraggono i puzzilli dei giocatori, uno alla volta, e si opziona una tessera (oppure due se si gioca in due); poi si prepara una seconda colonna con altre quattro tessere. Il giocatore con il puzzillo più in alto prende la tessera e la piazza per formare il proprio dominio, poi sceglie una nuova tessera della seconda colonna, e così via. Le “regole di piazzamento” sono altrettanto semplici: almeno un elemento della tessera deve toccare un elemento simile (bosco con bosco, montagna con montagna, ecc), tutte le tessere devo stare in un quadrato 5 x 5.

Siamo quasi a Milano e c’è qualche turbolenza. Il personale di bordo ci intima per la seconda volta di chiudere i tavolini: “Bitte setzen Sie Ihren Sitz in die aufrechte Position und schließen Sie die Tabellen.”. Va bene amico, adesso provvediamo: siamo all’ultimo turno.

Mentre ripongo i materiali provo a chiedere un’impressione sul gioco: “…ma alla fine il gioco ti è piaciuto?”. “Molto divertente! grazie per la partita! dove posso trovare giochi simili?”.

Mi viene in mente  Bruno Cathala che sorride mentre mi autografa la scatola. “Senti, ma nel bagaglio a mano ti è rimasto un po’ di spazio?”.

Kingdomino non è ancora entrato nella mia ludoteca e forse ci hanno giocato ad un matrimonio a Torino. Essen 2016 termina così: con il regalo di un gioco ad uno sconosciuto incontrato in aereo.

Buon gioco a tutti.

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2 pensieri riguardo “[essen] Come Fly With Me

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