The Golden Ages… ecco perché mi piace
Non aspettatevi badilate di miniature, dadi poliedrici, effetti speciali e colori ultravivaci: la carrozzeria e il motore sono quelli di un “german”. Il cinghialetto è di peso medio ma discretamente aggressivo.
Non aspettatevi badilate di miniature, dadi poliedrici, effetti speciali e colori ultravivaci: la carrozzeria e il motore sono quelli di un “german”. Il cinghialetto è di peso medio ma discretamente aggressivo.
Pianta la pianta, spianta la pianta, sopra la panca la pianta pianta, sotto la panca la pianta spianta, dopo una pinta la pianta ripianta, con una spinta rispianta la pianta… senza giri di parole, Cottage Garden è un gioco che mi ha annoiato molto.
Sono un fervente sostenitore dei benefici prodotti da una lenta, ma decisa, decrescita ludica basata sul consolidamento dei “classici”. Ci sono titoli che val la pena di conoscere anche come forma di vaccinazione contro l’HYPE permanente diffuso dalle scimmie ludiche.
Terraforming Mars è un titolo che consiglio di provare con l’accortezza di prestare più attenzione alla “sostanza” che alla “forma”: materiali, simbolismo delle carte, grafica, ecc, sono, a detta di molti, di qualità accettabile. Io, da fervente cultista splotteriano, non ci presto molta attenzione.
Century non mi ha fatto una buona impressione e, sfortunatamente, non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.
Esplorare sotterranei alla ricerca di tesori magici, monete d’oro e potenti artefatti… senza fare troppo rumore ed evitando il Drago. Tutto gestito con il proprio mazzo di gioco.
Alcune combinazioni sono veramente per geni: il 95% fallisce nel capire che la televisione (23) non deve essere utilizzata con la ruota del criceto munita di dinamo (14), bensì deve essere usata con la corrente elettrica (15) perché possa funzionare e farci vedere il videomessaggio (38)…
Un gioco per rivivere, intorno al tavolo, la tensione di The Walking Dead. Molto interessante.
Con poche regole, semplicissime, l’autore è riuscito a realizzare un gioiellino capace di offrire un’esperienza di gioco unica. Un piccolo capolavoro… purtroppo non adatto a tutti.
“pronto 911?” “..sto andando a fuoco..”. Questa volta Samantha Jones non c’entra.
Il gioco permette di organizzare una Escape Room rimanendo tranquillamente nel soggiorno della propria casa. Riesce a coinvolgere dalle tre alle otto persone, per circa 90-120 minuti, ad un costo abbastanza contenuto.
Il profitto prima di tutto! ogni giocatore assume il ruolo del CEO di una megacorporation che compete, a livello globale, in tutti i Paesi, in tutti i mercati e in tutti i settori.
The Manhattan Project è un “piazzamento lavoratori” dal motore così solido che potrebbe essere usato per arare i campi di Agricola. Sempre che non li abbiate bombardati prima.
Quest’anno, ad Essen, avevo trovate Uwe un po’ “appesantito” ma sempre estremamente cortese. I tavoli, apparecchiati con la sua ultima “creatura”, sembravano sul punto di cedere sotto il peso della componentistica, principalmente a base di cartone. Nessun “miracolo” ma un titolo piacevole, con un paio di idee innovative.
Quando un uomo con un fucile incontra un uomo che guida un mech, l’uomo con il fucile ha poco da ridere.